Il campanile, attribuito all’architetto Andrea Tirali che lo costruì tra il 1703 e il 1714, è alto 53 metri (con asse pendente 1,85 m.), a pianta quadrata con un lato di 6,20 metri alla base. Nella costruzione, interamente in muratura di mattoni a faccia vista, sono riconoscibili quattro sezioni: il basamento, alto tre metri in bugnato di mattoni, la canna, il dado e la cuspide. La canna è percorsa da lesene verticali terminanti sotto la cornice in mattoni della cella campanaria con capitelli toscani. Sul lato sud sono presenti otto finestrelle rettangolari.
La cella campanaria è caratterizzata dalla presenza di due aperture ad arco a tutto sesto su ogni lato, sormontate da una trabeazione e da un timpano in pietra d’Istria, posto quasi a mascheramento del dado quadrato dal quale inizia la cuspide. Sulla cuspide, anch’essa in mattoni, poggia un elemento in pietra d’Istria, più largo della sommità che costituiva la base d’appoggio di un angelo in bronzo distrutto dall’uragano che colpì l’isola il 25 settembre 1867. Fu sostituito poi da una croce di ferro. Le campane furono portate il 25 agosto 1828.
Il campanile della chiesa di San Martino grazie alla sua forte pendenza è diventato il simbolo dell’isola di Burano. La struttura subì i primi cedimenti già in fase di costruzione, cedimenti che progredirono lentamente fino al secondo dopoguerra, epoca in cui si registrarono rapidi incrementi al punto tale che il Comune di Venezia diede il via ad un intervento di consolidamento statico eseguito dalla ditta "Fondedile" di Napoli, sotto la guida dell’ingegner Fernando Lizzi, conclusosi nel 1970.
La cella campanaria è caratterizzata dalla presenza di due aperture ad arco a tutto sesto su ogni lato, sormontate da una trabeazione e da un timpano in pietra d’Istria, posto quasi a mascheramento del dado quadrato dal quale inizia la cuspide. Sulla cuspide, anch’essa in mattoni, poggia un elemento in pietra d’Istria, più largo della sommità che costituiva la base d’appoggio di un angelo in bronzo distrutto dall’uragano che colpì l’isola il 25 settembre 1867. Fu sostituito poi da una croce di ferro. Le campane furono portate il 25 agosto 1828.
Il campanile della chiesa di San Martino grazie alla sua forte pendenza è diventato il simbolo dell’isola di Burano. La struttura subì i primi cedimenti già in fase di costruzione, cedimenti che progredirono lentamente fino al secondo dopoguerra, epoca in cui si registrarono rapidi incrementi al punto tale che il Comune di Venezia diede il via ad un intervento di consolidamento statico eseguito dalla ditta "Fondedile" di Napoli, sotto la guida dell’ingegner Fernando Lizzi, conclusosi nel 1970.