La prima chiesa parrocchiale si pensa sia stata quella di San Vito, che poi nel corso del 1500 apparteneva a un monastero di benedettine.
Dopo il 1000, divenne parrocchiale la chiesa dedicata a San Martino Vescovo di Tours, chiesa che prima era sede di un priorato regolare per i poveri. Fu rifabbricata più volte. L'attuale chiesa è stata ricostruita tra il 1500 e il 1600 e consacrata il 29 ottobre 1645 dal vescovo di Torcello, Marco Antonio Martinengo, sotto il pontificato di Innocenzo X, essendo Doge di Venezia Francesco Erizzo.
Nel corso dei secoli, subì diversi restauri: nel 1867, sotto il parroco Jacopo Modenato, fu rinnovata la pericolante navata centrale, conservando però l'antica architettura. Più tardi, nel 1874, furono rinnovate le navate laterali e la crociera centrale del transetto. Nel maggio 1913, un incendio distrusse il soffitto della navata principale. Andò perduto anche l'organo, che nell'ottobre dello stesso anno fu sostituito con l'attuale, forte di più di 2000 canne, della ditta Mascioni di Cuvio. Il precedente organo era opera del Callido, costruito nel 1767 e considerato tra i migliori capolavori organari delle chiese del periodo della Serenissima.
Vista dall'esterno, la chiesa non ha un'entrata principale. Il lato prospiciente la piazza presenta un portale rinascimentale e, accanto, un capitello della Vergine col Bambino. Il perimetro esterno della chiesa è lungo 46 metri e largo 23.
Si entra in chiesa attraverso un ampio atrio che ospita una statua della Madonna, attribuita a Girolamo Bonazza, vissuto nel XVIII secolo.
L'interno dell'edificio, di stile lombardo-barocco, presenta una pianta a croce latina, con tre navate terminanti a cappella, divise da pilastri neoclassici, che sostengono archi a tutto sesto.
La pavimentazione, a pietre quadrate rosse e bianche, è tipica di tutti gli edifici sacri.
La navata centrale interna è lunga circa 42 metri e larga 8, invece quelle laterali misura 38 metri di lunghezza e larghe 7. A capo di essa, troneggia l'Altare Maggiore, adorno di sei colonnine in marmo rosso di Francia e di altre quattro di marmo orientale antico. E' stato costruito nel 1673: ha la forma di un grande tabernacolo barocco, sulla cui sommità domina la statua bronzea del Cristo risorto.
Ai lati, le due statue di Sant'Albano e di San Martino, anch'esse opere del Bonazza. Fino al 1965 vi si conservava anche l'Eucarestia, poi posta sulla destra presso l'altare dedicato al Sacro Cuore di Gesù.
Dopo il 1000, divenne parrocchiale la chiesa dedicata a San Martino Vescovo di Tours, chiesa che prima era sede di un priorato regolare per i poveri. Fu rifabbricata più volte. L'attuale chiesa è stata ricostruita tra il 1500 e il 1600 e consacrata il 29 ottobre 1645 dal vescovo di Torcello, Marco Antonio Martinengo, sotto il pontificato di Innocenzo X, essendo Doge di Venezia Francesco Erizzo.
Nel corso dei secoli, subì diversi restauri: nel 1867, sotto il parroco Jacopo Modenato, fu rinnovata la pericolante navata centrale, conservando però l'antica architettura. Più tardi, nel 1874, furono rinnovate le navate laterali e la crociera centrale del transetto. Nel maggio 1913, un incendio distrusse il soffitto della navata principale. Andò perduto anche l'organo, che nell'ottobre dello stesso anno fu sostituito con l'attuale, forte di più di 2000 canne, della ditta Mascioni di Cuvio. Il precedente organo era opera del Callido, costruito nel 1767 e considerato tra i migliori capolavori organari delle chiese del periodo della Serenissima.
Vista dall'esterno, la chiesa non ha un'entrata principale. Il lato prospiciente la piazza presenta un portale rinascimentale e, accanto, un capitello della Vergine col Bambino. Il perimetro esterno della chiesa è lungo 46 metri e largo 23.
Si entra in chiesa attraverso un ampio atrio che ospita una statua della Madonna, attribuita a Girolamo Bonazza, vissuto nel XVIII secolo.
L'interno dell'edificio, di stile lombardo-barocco, presenta una pianta a croce latina, con tre navate terminanti a cappella, divise da pilastri neoclassici, che sostengono archi a tutto sesto.
La pavimentazione, a pietre quadrate rosse e bianche, è tipica di tutti gli edifici sacri.
La navata centrale interna è lunga circa 42 metri e larga 8, invece quelle laterali misura 38 metri di lunghezza e larghe 7. A capo di essa, troneggia l'Altare Maggiore, adorno di sei colonnine in marmo rosso di Francia e di altre quattro di marmo orientale antico. E' stato costruito nel 1673: ha la forma di un grande tabernacolo barocco, sulla cui sommità domina la statua bronzea del Cristo risorto.
Ai lati, le due statue di Sant'Albano e di San Martino, anch'esse opere del Bonazza. Fino al 1965 vi si conservava anche l'Eucarestia, poi posta sulla destra presso l'altare dedicato al Sacro Cuore di Gesù.